Ultimamente si parla molto di TTIP, una questione di elevata importanza che riguarda Europa e Stati Uniti d’America. Il problema è che, come in molti altri casi, più che il contenuto se ne conosce solo il nome e sono, quindi, ancora molti i dubbi che avvolgono questo trattato. Ma ciò è dato proprio dalla segretezza dello stesso, un dettaglio che ha da subito fatto nascere un gran numero di opposizioni, sostenendo gli svantaggi che supererebbero i benefici in caso di entrata in vigore.
Vantaggi e svantaggi del TTIP
Il TTIP – “Transatlantic Trade and Investment Partnership” o, tradotto, “Trattato transatlantico per il commercio e gli investimenti” – riguarda un accordo commerciale che stanno prendendo in considerazione, ormai da anni, Europa e Stati Uniti. Questo dovrebbe favorire il libero scambio, portando, di conseguenza, una serie di vantaggi per le rispettive economie, a partire da nuove opportunità lavorative e un maggiore sviluppo generale.
Come in tutte le situazioni di questo genere, è naturale che nascano degli oppositori e sta al singolo capire se ci sia un fondo di verità in ciò che dicono e se sia giusto controbattere alla trattativa. Quello che non si può negare, ed è il motivo principale che ha creato una serie di critiche, è che la segretezza dell’accordo appaia ingiusta nei confronti delle popolazioni coinvolte. A tal proposito, solo di recente i diversi Governi hanno deciso di pubblicare i dettagli della proposta, rendendoli leggibili al pubblico.
In pratica, il TTIP si basa su tre punti fondamentali, che convergono tutti nel favorire la libera circolazione delle merci. Questo, se l’accordo verrà approvato, avverrà facilitando l’accesso al mercato principalmente con l’eliminazione dei dazi. E da qui ci si ricollega al secondo punto, che intende eliminare ogni ostacolo negli scambi commerciali tra Unione Europea e Stati Uniti, stabilendo, infine, delle norme che dovranno mettere d’accordo entrambe le parti nel favorire un miglioramento dell’economia dei Paesi.
Sono proprio queste norme a non convincere alcune persone, le quali sostengono che saranno le multinazionali a ereditarne i maggiori benefici, mettendo in seria difficoltà la situazione economica delle piccole e medie imprese. Saranno, inoltre, anche i consumatori a trarne degli svantaggi, dovendo seguire regole che non si accordano con quelle europee.